“LE STREGHE DI LENZAVACCHE”
Il Circolo della Lettura ‘Barbara Cosentino’ incontra Simona Lo Iacono
MERCOLEDÌ, 9 MAGGIO 2016 - ORE 21.00
“Seguendo la rotta delle stelle cadenti, inginocchiandosi alla luna pellegrina, sbraitando preghiere propiziatorie”, lunedì 9 maggio alle ore 21.00 “Le streghe di Lenzavacche” (Edizioni E/O) riportano la letteratura siciliana al Circolo della Lettura ‘Barbara Cosentino’ grazie alla brillante scrittrice e magistrato Simona Lo Iacono.
Chi legge diventa indovino,
affina le emozioni,
tende i sensi.
“LE STREGHE DI LENZAVACCHE”
Informazioni editoriali:
Autrice: Simona Lo Iacono
Titolo: Le streghe di Lenzavacche
Editore: Edizioni E/O
Collana: Dal Mondo
Anno: 2016
Pagine: 160
Prezzo: Euro 15,00
ISBN: 9788866327233
La storia de “Le streghe di Lenzavacche” custodisce una struttura narrativa originale e sorprendente, che si articola in tre racconti. Due vite corrono parallele fino all’incontro dei loro protagonisti. Felice, figlio di Rosalba, ultima discendente di una stirpe senza mariti né famiglia, è un ossimoro che non si regge in piedi, sembra condannato all’infelicità con la sua testa storta e incapace di parlare. Alfredo Mancuso, maestro liberale e irriverente al regime, giunge a Lenzavacche alla ricerca del segreto che il padre, arrotino e letterato, gli ha affidato morendo.
La voce di Rosalba racconta Felice in paragrafi allocutivi che richiamano e scuotono la coscienza del lettore: ogni giorno mamma Rosalba e il dutturi Mussumeli scardinano per il piccolo Felice la gabbia dell’impossibilità, affrontano i sortilegi del borgo superstizioso e smantellano i pregiudizi della normalità, che hanno un’eco amplificata in quella comunità bigotta. Sono loro due che consentono al bambino di apprendere una larvata forma di comunicazione, simbolo di ribellione contro la convenzione imposta dai normali. Felice si esprime sputando su una giostra di lettere che vengono così proiettate in successione in controluce, come se scrivesse con un inchiostro che rappresenta il disprezzo verso l’umanità che lo deride e lo rifiuta e che è la vera responsabile della sua impotenza, ben oltre la conoscenza del lettore. Sono sempre Rosalba e Mussumeli a cercare la legge adatta e dimenticata per appagare il primo e unico desiderio di Felice: voglio scuola.
A questi racconti si alterna la storia epistolare di Alfredo che, giunto a Lenzavacche per insegnare, rende conto delle sue giornate ad una cara zia sconosciuta. Egli sfida con la sua originalità le imposizioni del regime nell’istituzione scolastica, ma il carisma della sua irriverenza spaventa tutti e svuota in breve la sua classe, che rischia di essere soppressa.
Non potrebbero essere più distanti gli albori di questi due destini che si alternano paralleli e che nonostante tutto finiscono per incontrarsi. Allora le storie, unite nel fuoco del riconoscimento, restano sospese e arriva la gazzarra delle streghe che sconvolge con sorpresa la linearità della narrazione. Come una marea che sale attraverso i secoli, si libera ululante il coro delle streghe e con esso si sprigiona potente il talento narrativo della nostra scrittrice. È il 1950 e si legge il testamento deposto nel 1699 da Corrada Assenato, contenente tutte le previsioni che fino a quel giorno si sono avverate. Non cambia solo il registro della narrazione, ma anche la sua sostanza, che assume la consistenza di una rivelazione dai contorni magici e miracolosi. La narratrice illumina ex post la vicenda raccontata nella prima parte, che s’impregna dell’essenza nuova di una storia diversa.
Volano alte le streghe di Simona Lo Iacono e da lassù palesano tutti gli ostacoli che accompagnano gli “ultimi”, inneggiano alle diversità di tutti, alle donne libere e all’amore per la lettura e sventrano, con il loro stesso parto, l’ideale della perfezione fisica. Nel cielo disegnano immagini limpide che si iscrivono nel percorso del senso e del significato della letteratura e generano l’incantesimo della trasfigurazione che ammalia il lettore.
Al che ho capito che ogni volta che una donna sarà madre a dispetto del mondo, e racconterà storie vincendo la morte, le streghe torneranno, cara zia, ancora e ancora, con tenacia e compassione.
L'Autrice
Simona Lo Iacono è nata a Siracusa nel 1970 ed è magistrato presso il Tribunale di Catania. Ha pubblicato diversi racconti e vinto numerosi concorsi letterari di poesia e narrativa. Sul blog letterario Letteratitudine, di Massimo Maugeri, cura una rubrica che coniuga norma e parola, letteratura e diritto, dal nome Letteratura è diritto, letteratura è vita.
Il suo primo romanzo “Tu non dici parole” (Perrone, 2008) ha vinto il premio Vittorini Opera prima. Nel 2010 ha pubblicato il racconto “La coda di pesce che inseguiva l’amore”, scritto con Massimo Maugeri, che ha vinto il premio giornalistico Portopalo, più a sud di Tunisi e nello stesso anno le sono stati conferiti il Premio Internazionale Sicilia ‘Il Paladino’ per la narrativa e il Premio Festival del talento città di Siracusa.
Nel 2011 ha pubblicato il romanzo “Stasera Anna dorme presto” (Cavallo di Ferro), con cui ha vinto il premio Ninfa galatea ed è stata finalista al Premio Città di Viagrande. Nel 2013, sempre per Cavallo di Ferro ha pubblicato il romanzo “Effatà”, vincitore del Premio Martoglio e del premio Donna siciliana 2014 per la letteratura.
Attualmente conduce sul digitale terrestre un format letterario dal nome BUC, trasmissione che mescola al libro varie discipline artistiche e cura sulla pagina culturale della Sicilia la rubrica letteraria Scrittori allo specchio. Presta servizio come volontaria presso il carcere di Brucoli, curando corsi di letteratura, scrittura e teatro, tutti mezzi artistici con i quali intende attuare il principio rieducativo della pena sancito dall’articolo 27 della Costituzione.
A volte mi hanno detto maliarda, alle altre sgarrusa e strega, ma io so che la mia capacità divinatoria non è magia. Solo abitudine alla lettura.
Media
“Le streghe di Lenzavacche” - Il booktrailer- 2016
© Letterattitudine
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“Le streghe di Lenzavacche” - 05/03/2016
Palezzo Vermexio - Salone Borsellino, Siracusa
© Salvo Trommino
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Arrivano le Streghe a Catania - 08/03/2016
L'Autrice ospite de La Feltrinelli
© Catania Pubblica TV
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Simona Lo Iacono ospite di Siracusa News - 02/03/2016
L'Autrice parla de “Le streghe di Lenzavacche”
© Siracusa News
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Un frotta di donne sole, rese audaci dalla povertà e dalla sfortuna, su cui svolavano tordi che starnazzano riempiendo l’aria di richieste, un urlo senza nome, a cui nessuno prestava orecchio.
Simona Lo Iacono ospite di “Letteratitudine in FM” - 21/03/2016
© Letterattitudine
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Ora so, Felice, che a ogni amore è concesso un tempo, e che non sempre questo spazio breve, miracoloso, colma le nostre attese. Anzi.
Risorse e collegamenti
- Scarica la locandina dell'incontro con Simona Lo Iacono [PDF - 740 Kb]
- Scarica la copertina di “LE STREGHE DI LENZAVACCHE” [JPG - 120 Kb]
- Leggi un estratto di “LE STREGHE DI LENZAVACCHE” (Amazon)
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Le credono disonorate e senza Dio, una stirpe maligna, su cui far sgrondare aspersori e cera di candele. Non sanno invece che vegliano sul sonno, proteggono i deboli, non giudicano il prossimo.
Info
“Come streghe di angelica forza infine liberate” le Amiche del Circolo della Lettura ‘Barbara Cosentino’ vi aspettano il 9 maggio alle ore 21.00 presso la libreria L’Argonauta, per conoscere l’amata scrittrice Simona Lo Iacono.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA CON PRELAZIONE DEI SOCI..
Per informazioni sulla partecipazione alla serata, contattare:
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
In quella donna mille altre donne dormivano e si flettevano, ridevano e piangevano, nascevano e morivano.
L'evento è realizzato con la gentile collaborazione di Edizioni E/O editore.